Grifola frondosa: di cosa si tratta e come si cucina?

La Grifola frondosa è un fungo commestibile conosciuto in diversi paesi del mondo. In Italia non è tra i più diffusi sul mercato, ma negli ultimi anni sta attirando l’attenzione grazie al suo gusto, alla consistenza e al valore gastronomico.

Se ti capita di trovarlo al mercato, nei negozi specializzati o presso produttori che lo coltivano, può essere interessante scoprire come riconoscerlo e come cucinarlo senza complicazioni.

Cos’è la Grifola frondosa

Grifola frondosa alla base di albero

La Grifola frondosa è un fungo basidiomicete che cresce alla base degli alberi, soprattutto querce. Si presenta con un aspetto inconfondibile: un corpo composto da numerose fronde sovrapposte che ricordano un grande cespuglio di petali ondulati. Il colore varia dal grigio al marrone chiaro, con tonalità che diventano più chiare verso il bordo delle fronde.

In Giappone è molto conosciuto come maitake, termine che significa “fungo danzante”, probabilmente in riferimento alla forma irregolare e ai movimenti che suggerisce il cespuglio di fronde quando viene manipolato.

La consistenza è compatta e il profumo è leggermente aromatico, più intenso rispetto ai classici funghi coltivati. Dal punto di vista nutrizionale contiene fibre, vitamine del gruppo B e minerali come potassio e fosforo. Le sue proprietà sono oggetto di studi in diversi paesi, soprattutto per il possibile contributo al benessere generale, ma in cucina il suo valore principale rimane il sapore.

Dove si trova e come sceglierla

In natura cresce in estate e autunno, anche se dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di bosco. Non è semplice da trovare in grandi quantità, motivo per cui spesso proviene da coltivazioni controllate. Quando lo acquisti, verifica che le fronde siano compatte, non troppo molli e prive di zone scure che potrebbero indicare eccessiva maturazione.

Se lo compri intero, considera che è voluminoso ma leggero. Una parte del peso è data dalla struttura ramificata, quindi in cottura tende a ridursi. Inoltre, essendo un fungo ricco di fibre, mantiene una buona consistenza anche dopo vari passaggi ai fornelli.

Come pulire la Grifola frondosa

La pulizia è semplice, ma richiede un po’ di pazienza perché la struttura è divisa in molte fronde e può trattenere terra nei punti più interni. Procedi così:

  • stacca delicatamente le fronde una a una;
  • elimina eventuali residui di terreno con un pennellino o un panno;
  • se necessario, sciacqua velocemente sotto acqua fredda corrente e asciuga subito.

È preferibile non lasciarla in ammollo perché assorbirebbe troppa acqua, alterando sapore e consistenza.

Come cucinare la Grifola frondosa

Grifola frondosa ricetta

Il sapore della Grifola frondosa è aromatico ma non invasivo. Questo ti permette di usarla in diverse preparazioni, dalle più semplici a quelle più elaborate. La consistenza è uno dei suoi punti di forza, perché rimane soda e non si sfalda.

Saltata in padella

È il metodo più immediato. Taglia le fronde in pezzi regolari e falle saltare in padella con olio, aglio o scalogno. In pochi minuti diventano dorate e sviluppano un profumo intenso. Puoi servirle come contorno o aggiungerle a piatti di pasta, risotti o frittate.

Alla griglia

Per ottenere una consistenza quasi “carnosa”, spennella le fronde con un filo d’olio e grigliale rapidamente. In questo modo restano compatte e assumono note affumicate. È un metodo apprezzato da chi cerca alternative vegetali con buona struttura.

Stufata

Se preferisci una preparazione più morbida, puoi cuocerla a fuoco lento con brodo leggero, erbe aromatiche e un fondo di cipolla. In questo caso il sapore si armonizza con gli altri ingredienti e diventa un’ottima base per piatti di montagna o zuppe autunnali.

In tempura o frittura leggera

La sua forma irregolare la rende perfetta anche per la frittura. Un passaggio in una pastella semplice e un olio caldo bastano per ottenere un risultato croccante. Le fronde più piccole sono particolarmente adatte.

Consigli pratici

La Grifola frondosa si conserva in frigorifero per pochi giorni, preferibilmente in un contenitore di carta che le permette di respirare. Una volta cotta, può essere conservata in frigorifero per 24 ore o congelata se vuoi prepararla in anticipo.

Tienila presente anche per abbinamenti con altri ingredienti: patate, zucca, castagne, pasta fresca e cereali integrali. La sua aromaticità si sposa bene con preparazioni semplici, mentre nelle ricette più complesse aggiunge corpo senza sovrastare.

 

Se non la conosci, la Grifola frondosa è un’opportunità per variare la cucina quotidiana con un ingrediente distinto dai funghi più comuni. Ha un aspetto particolare, una buona resa in cottura e un sapore che si presta a diversi piatti. Inoltre, essendo coltivata da vari produttori, è sempre più facile trovarla fresca e pronta da usare.

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